Il culto di Bertrando ha origine con il suo successore Nicolò di Lussemburgo , che secondo gli agiografi sembra abbia avuto dei sogni rivelatori sulla santità del Bertrando e concorre a promuoverla con più iniziative, che si vogliono talvolta associare a un preciso programma politico.

In generale il Bertrando ha lasciato in molti suoi contemporanei, non soltanto friulani, il ricordo di uomo sapiente e buono, apprezzamenti che in coincidenza di una morte violenta e martoriata ne hanno fatto per molti un santo in grado di operare miracolosamente.

La devozione al Bertrando ha inizio subito dopo la morte. Già nel 1351 sono registrati molti miracoli e in numero consistente negli anni successivi. Le invocazioni a Bertrando sono associate a quelle della Madonna e a Cristo, nella consapevolezza che chi opera i miracoli è Dio.

Si associano alle invocazioni, ai tocchi del sepolcro, ai doni, gli ex-voto di vario genere, come pure profonda fiducia è data alla forza che le reliquie posso generare. Nel 1384 un piede del Beato viene offerto in un reliquiario alla regina Elisabetta d'Ungheria. 

Dal XIV secolo ogni anno il 6 giugno viene celebrato solennemente l'anniversario nel duomo di Udine, per i successivi duecento anni prosegue il culto e il Bertrando viene eletto protettore della città di Udine e di Gemona, esteso anche a tutta la piccola Patria.

Coincide con il 6 giugno l'entrata nel 1420 dei veneziani a Udine che segna la fine del Patriarcato d'Aquileia. La festa per il martire autorizza la Serenissima a unire le ricorrenze considerando la conquistata pace come un'intercessione del Bertrando, viene anche istituito un pallio.

Il patriarca Francesco Barbaro (1593-1616) alla fine del '500 segnala a Papa Clemente VII che il culto per il Bertrando non è approvato ufficialmente anche se richiama tanti devoti. Il cardinale Baronio incaricato di risolvere la questione autorizza le funzioni religiose per il beato, valorizzandolo come vescovo e pastore. Successivamente Papa Benedetto XIV (1740-58) e Papa Clemente XIII (1769-74) approvano un culto da officiare con la S. Messa.

Nel 1929 viene fatta una ricognizione canonica, viene asportata una falange di un dito del piede destro che viene donata in un reliquiario d'argento alla cattedrale di Tolosa in Francia, dove Bertrando ha a suo tempo risieduto.