La Cappella del Corpo di Cristo, Corporis Christi, venne istituita nel 1348, in luogo del primo battistero che la tradizione voleva ubicato all'esterno della chiesa. Quando la cappella era battistero si presume che tutte le pareti fossero affrescate. Stilisticamente in queste pitture si leggono le mani di più pittori, di probabile formazione toscana e romagnola, e in cui si avverte l'influenza della pittura giottesca. 

Tali connotati sono presenti in altre testimonianze pittoriche in Friuli. La cappella di San Nicolò apparteneva alla Confraternita dei fabbri e si presume sia stata eretta su progetto del Patriarca Pagano  della  Torre  (1319-1332). Con  la  riforma   settecentesca della famiglia Manin fu esclusa con la cappella del Corpo di Cristo dal presbiterio, perché fosse costruito il muro ad arco che prevedeva un nuovo altare del nome di Gesù. Tra il 1729 e il 1730 il muro che divideva le due cappelle  venne abbattuto e  fu  creata  una  sola  cappella  detta "Masolina". Utilizzata dagli ecclesiastici soltanto, diventò magazzino fino al 1911 quando furono riscoperte parti degli affreschi, ovvero il lunettone con le esequie di San Nicolò e le parti inferiori nel 1953, anno in cui fu ricostruito il muro divisorio originario tra le due cappelle. Nella cappella di San Nicolò risultarono tre strati di affreschi: affreschi seicenteschi STIL0011B , affreschi di Vitale da Bologna e aiuti (1348-1349), affreschi del periodo di Pagano della Torre. Sulla parete nuova di sinistra gli affreschi che sono stati fissati nel 1963 dopo lo strappo dalla parete destra, essendo ubicati sotto quelli di Vitale della parte sottostante le Esequie.