Vessillo

VESSILLO - CALZARI,

secoli XVI e XVII, manifattura italiana

Taffetas ricamato; seta; 61X65,5 

 

 

 

 

 

d10.12 Sul campo color grigio-azzurro è disposta al centro un'aquila rivolta a sinistra con il corpo, le zampe e le ali dispiegate color giallo, gli artigli sono di colore rosso, gli occhi realizzati con cotone bianco e nero.

Questo vessillo era a suo tempo suddiviso in due parti costituenti un paio di calzari pontificali, già esposti nel precedente allestimento d10.01 . Durante il restauro si è verificato con più precisione che tale confezionamento non era quello originario, soprattutto se messo in relazione al vessillo posto sul camice (v.)

Si rimanda pertanto alla scheda RESTAURO per le definizioni dell'oggetto.

 

Storia e critica

Considerato il genere di tessuto e il tipo di ricamo "ad applicazione" che trova qui un'esecuzione molto accurata, si può far risalire il manufatto tra la metà del secolo XVI e il secolo XVII, periodo in cui questo genere di decorazioni ha avuto il momento di maggiore affermazione.

I calzari originari, forse esistevano e si può supporre facessero parte di quel gruppo di parati che sono stati venduti nel '700, secondo quanto riferisce Carlo Someda de Marco nel volume Il duomo di Udine. in base ai documenti degli Annales Civitatis Utini. Sempre il Someda de Marco riporta dell'esistenza di tre calze di tela, di due cosciali di tela bianca di cui dagli anni 70 non si è avuto riscontro se non di un frammento di tessuto di tale colore.

Si tratta dunque di una parte del vessillo con gli emblemi del Patriarcato d'Aquileia, è da considerare come quella presente sul camice (v.). E' il manufatto tessile più antico che riporta lo stemma del Patriarcato. Si deduce che il disegno è tratto dalle raffigurazioni più note , assunto in seguito da enti pubblici friulani come simbolo.

 

 

 

 

 

TAFFETAS GRIGIO-AZZURRO RICAMATO IN APPLICAZIONE

 

Orditi: proporzioni: 1 di fondo; materie: seta, 1 capo, 'Z', grigio-azzurro; riduzione: 28 fili al cm

Trame: proporzioni: 1 di fondo; materie: seta, 2 capi abbinati, grigio azzurro; riduzione: 27-28 colpi al cm

Costruzione interna del tessuto: Armatura taffetas prodotta da ordito e trame di fondo color grigio-azzurro: Il decoro è realizzato applicando sul tessuto forme precostituite in taffetas giallo, bianco, nero, rosso con punti di contorno.

 

TAFFETAS DI COLORE GIALLO

 

Orditi: proporzioni: 1 di fondo materie: seta, 2 capi abbinati, giallo; riduzione: 40 fili al cm

Trame: proporzioni: 1 di fondo; materie: seta, 2 capi abbinati; giallo; riduzione: 40 colpi al cm

Costruzione interna del tessuto: Armatura taffetas prodotta da ordito e trame di colore giallo.

Descrizione del disegno: Sul campo color grigio-azzurro è disposta al centro un'aquila con il capo rivolto a sinistra su cui risaltano gli occhi di colore bianco e nero. Ill corpo, le zampe e le ali dispiegate sono di colore giallo e gli artigli di colore rosso.

 

 

 

 

Il taffetas era interessato da fittissime lacerazioni e da lacune di grande entità che coinvolgevano parzialmente anche il tessuto del ricamo ad appliqué. Si è provveduto allo smontaggio dei calzari, alla pulitura del tessuto per aspirazione e per immersione in tetracloroetilene. Verificato che si trattava di due pezzi componenti in precedenza un vessillo simile a quello posto sul camice, si è provveduto al consolidamento dei pezzi ricostrendo il manufatto come tale su supporto di taffetas tinto del colore del tessuto originario.

 

Intervento: Francesco Pertegato-Centro restauri manufatti tessili di Milano

Dimensioni (del vessillo) a restauro ultimato: cm 61x65,5.

Le cosiddette calze pontificali sono state certamente ricavate da un vessillo che ha lo stesso impianto decorativo e le stesse dimensioni di quello rinvenuto sul camice (v.); risultavano sanate mediante pezze di tessuto sintetico cucite a macchina; le "suole" di entrambe, inoltre, erano realizzate con tessuto sintetico, diverso da quello delle pezze, applicate con grossolani punti a mano. d10.5 Erano una molto più lunga dell'altra e imbottite con ovatta sintetica. d10.8

Stato di conservazione

Il taffetas di seta era interessato da fittissime lacerazioni e da lacune di grande entità che coinvolgevano parzialmente anche il tessuto del ricamo ad appliqué.

 

Trattamento

Operazioni preliminari: sono state smontate prima le "suole", poi tutte le altre cuciture a macchina. Questo ha consentito di verificare che la trasformazione in calze è precedente al risanamento con cuciture a macchina (resta una cucitura piuttosto rozza e non antica, a mano, con seta rossa, di attacco della parte superiore del piede ai gambali). La questione è stata demandata alla Direzione dei lavori che ha optato per il ripristino del vessillo antico.

Pulitura: spolveratura per aspirazione e pulitura per immersione in tetracloro-etilene, a temperatura ambiente.

Consolidamento: smontate le parti che componevano le calze si è scoperto che i due grandi frammenti che costituivano le "tomaie" provengono dalla faccia sul rovescio del vessillo. Analogamente a quanto già individuato per il vessillo applicato sul camice, anche questo aveva due facce) d10.9,d10.10 . Riposizionati, i frammenti sono stati sottoposti a supporto totale, a cucito (punto posato) su taffetas di seta tinta nel colore del tessuto originario (campione 3); al fine di determinare il corretto ingombro del manufatto si è tenuto conto delle cuciture e delle pieghe persistenti presenti (rimane una qualche incertezza solo sul lato verticale destro). I due grandi frammenti non utilizzati vengono riconsegnati a parte.