Il
"fazzoletto" è costituito da un solo pezzo di tela di
lino bianco, decorato sui bordi da una composizione nei colori
rosso, verde, avorio, azzurro chiaro. Su ogni lato si ripetono tre
elementi o cornici, all'interno un motivo a cinque nodi che
esternamente si prolunga come stelo inframmezzato da un fiorellino,
da cui prendono a loro volta origine, con opposte direzioni, alberi
della vita ,
differenziati nei colori, costituiti da tre rami: quello centrale
con un nodo fiorito e l'estremità si conclude in tre ramoscelli con
foglie; i due rami laterali, caratterizzati da piccoli rametti,
presentano ai vertici un papagallino
.
d9.9
Storia
e critica
La
datazione indicata è giustificata dal tipo di decorazione. Presenta
elementi desunti dall'iconografia mediorientale, molto antica. Il
disegno risulta su un fondo libero, i motivi vegetali e floreali
stilizzati della formella, o cornice rossa, prevalgono sull'elemento
animale, con effetto di trasparenza. L'assenza di un fondo elaborato
o di un'altra bordura, che si discosta da matrici romaniche di area
nordica, la precisa connotazione dell'albero della vita, con forma a
Y, e i volatili affrontati rimanda a radici iraniane, come pure
rimandano all'iconografia islamica i profili a guglie della cornice
e i pappagalli. Stoffe di questo genere erano probabilmente
rintracciabili a Venezia che al tempo aveva rapporti e scambi
commerciali col vicino oriente, in particolare di stoffe preziose.
Relativamente a tale ipotesi attributiva il motivo della cornice si
riscontra simile in un frammento di lino ricamato, definito di area
musulmana, VII secolo d. C., (Civiche Raccolte di Arte Applicata
Milano)
F/1 . Il
"fazzoletto" forse è appartenuto al Bertrando, in vita,
considerando la datazione attribuita. Per le sue dimensioni è stato
ritenuto un fazzoletto, ma per il tipo di decoro e i dati desunti
con il restauro lo rendono più conforme a un velo
da calice .
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